Valutazione degli effetti dei cambiamenti climatici sulla viticultura del Cuneese | CCLIMATT
2018 - 2020
Provincia di Cuneo
ARPA Piemonte | Dipartimento Rischi Naturali e Ambientali
Valutare gli effetti dei cambiamenti climatici al 2085 sulla viticultura della provincia di Cuneo ed inidviduare buone pratiche per mitigare gli impatti climatici.
Modello SDM (Maxent), analisi quali-quantitative sulla produzione vitivinicola, analisi statistiche, analisi degli impatti economici, analisi socioeconomiche.
Davide Scridel, Aaron Iemma
I cambiamenti climatici stanno manifestando forti ripercussioni sulle colture agrarie e tra queste la vite. Che cosa rimarrà della coltura e della cultura della vite alla luce delle proiezioni climatiche al 2050 e al 2085?
Questo progetto contribuisce al raggiungimento dei seguenti obiettivi dell'Agenda 2030
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13.1 Rafforzare la resilienza e la capacità di adattamento ai rischi legati al clima e ai disastri naturali in tutti i paesi
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9.4 Aggiornare le infrastrutture e ammodernare le industrie per renderle sostenibili, con maggiore efficienza delle risorse da utilizzare e una maggiore adozione di tecnologie pulite e rispettose dell'ambiente e dei processi industriali, in modo che tutti i paesi intraprendano azioni in accordo con le loro rispettive capacità
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12.2 Raggiungere la gestione sostenibile e l'uso efficiente delle risorse naturali
12.6 Incoraggiare le imprese, soprattutto le aziende di grandi dimensioni e transnazionali, ad adottare pratiche
sostenibili e integrare le informazioni sulla sostenibilità nelle loro relazioni periodiche -
6.3 Migliorare la qualità dell'acqua riducendo l'inquinamento
6.4 Aumentare l'efficienza idrica da utilizzare in tutti i settori e assicurare prelievi e fornitura di acqua dolce per
affrontare la scarsità d'acqua6.6 Proteggere e ripristinare gli ecosistemi legati all'acqua, tra cui montagne, foreste, zone umide, fiumi, falde acquifere e laghi
il problema
I cambiamenti climatici globali stanno manifestando forti ripercussioni sulle colture agrarie e tra queste la vite (Vitis vinifera L.). Questa pianta si adatta molto bene ai climi caldi e temperati ed in Europa presenta una distribuzione geografica compresa tra il grado trentesimo e cinquantesimo di latitudine ovvero un’area geografica che si estende dalla Tunisia al Regno Unito.
In risposta alle alterazioni climatiche le specie vegetali, compresa la vite, reagiscono generalmente secondo le seguenti modalità: resistono, si adattano al nuovo clima, o come ultima opzione, si estinguono. Una delle modalità di adattamento di alcune specie e la capacita di “inseguire” la propria nicchia climatica in nuove aree spostando i vigneti.
D’altro canto, una mancata compensazione agli effetti dei cambiamenti climatici può comportare variazioni qualitative e quantitative nelle produzioni vitivinicole. In ogni caso, tutte le possibili soluzioni di mitigazione ed adattamento avranno inevitabilmente ricadute economiche, ambientali e sociali.
gli STRUMENTI
Lo studio del Modello SDM (Maxent) consente di analizzare i modelli climatici passati da cui derivare proiezioni per scenari climatici futuri.
Le analisi quali-quantitative sulla produzione fornisce un quadro completo della qualità tecnologica e fenolica delle uve e delle produzioni.
Le analisi statistiche evidenziano la correlazione dei dati di produttività con i modelli climatici passati sulla base dei quali sono state calcolate proiezioni sulla produttività futura.
Le analisi degli impatti economici costruiscono la correlazione tra i prezzi del vino e le variabili qualitative delle uve.
Le analisi socioeconomiche individuano le tecniche agronomiche compatibili con le proiezioni future e ne stimano gli impatti.
i RISULTATI
Le analisi svolte sul clima passato (1958-2018) evidenziano:
- Incrementi positivi e significativi dei valori di temperatura media (+1.5°C), minima (+0.9 °C) e massima (+2.1 °C) annuale nell’area studio.
- Gli incrementi risultano significativi su tutti gli stadi fenologici (accrescimento, agostamento e riposo) e sugli indici bioclimatici di vocazionalità vitivinicola quali Winkler e Huglin.
- I cambiamenti riscontrati hanno probabilmente influito sull’anticipo nella data di raccolta dell’uva che è stato osservato.
- Alcune evidenze sono state analizzate anche rispetto a gradi Brix, acidità totale, polifenoli totali (A280), antociani potenziali (A1), antociani estraibili (A3.2), maturità cellulare (EA%), acidità reale (pH).
Le proiezioni climatiche al 2050 e al 2085 (scenario RCP 8.5) evidenziano che:
- La temperatura potrebbe ulteriormente aumentare, fino a 2,7°C (media dell'area)
- Il modello impiegato suggerisce che l'incremento di temperatura comporterà una diminuzione di idoneità su tutto il territorio provinciale riducendo del 13,7% le aree vocate per il 2050 e del 19,3% per il 2085. Ciò riguarderà in particolare i vitigni collocati a quote più basse, mentre si registra un aumento di idoneità (shift altitudinale) nelle zone collinari e pedemontane.
- L'incremento delle temperature comporterà variazioni di qualità delle uve: mantenendo la data della vendemmia quanto più possibile prossima al periodo ottimale, le uve sarebbero caratterizzate da un forte incremento del contenuto zuccherino, che potrebbe raggiungere un titolo alcolometrico di 18,5% vol., un sensibile aumento degli antociani potenziali in risposta ad un incremento della temperatura media di marzo-aprile e un brusco calo degli antociani estraibili.
Le azioni di adattamento analizzate, con evidenza dei vantaggi per le aziende e dei costi, in base al contesto agronomico di riferimento, riguardano:
- Fasi di pre-impianto o sostituzione: scelta del vitigno o cultivar, scelta del portinnesto, scelta della forma di allevamento, spostamento in quota del vigneto
- Gestione del vigneto: irrigazione, concimazione azotata, potature
- Vendemmia: programmazione e anticipazione delle attività di raccolta, raccolta notturna
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- Servizio di valutazione degli effetti dei cambiamenti climatici nell’ambito del progetto CCLimaTT-Cambiamenti Climatici nel Territorio Transfrontaliero, Programma di Cooperazione Interreg V-A Italia-Francia ALCOTRA 2014-2020. Apri il link
- Progetto CClimaTT - Cambiamenti Climatici nel Territorio Transfrontaliero
- Progetto cofinanziato dal Programma Europeo di Cooperazione Transfrontaliera tra Francia e Italia
Foto di copertina: Davide Scridel e Aaron Iemma